From Selfie to Self Expression, alla Saatchi gallery di Londra inaugura il 30 marzo una mostra sulla storia del selfie. Si tratta di fatto di una retrospettiva che ripercorre l’autorappresentazione nell’arte, tracciando un filo conduttore che dai grandi maestri del Rinascimento conduce fino al narcisismo contemporaneo immortalato con lo smartphone. Accanto a Rembrandt, Van Gogh, Velázquez, Frida Kahlo si possono ammirare gli scatti di Tracey Emin, gli autoscatti di George Harrison fino ad arrivare all’era digitale con i selfie diventati “virali”, tra cui quello di Barack Obama e David Cameron, con la ex premier danese Helle Thorning-Schmidt o i selfie degli attori agli oscar con Ellen DeGeneres. Una mostra che secondo Nigel Hurst, direttore della galleria, si propone di «presentare una riflessione avvincente sul potenziale creativo del genere». Per rafforzare il valore del selfie nell’era contemporanea, sono state lanciate due iniziative collaterali, sponsorizzate dall’azienda cinese Huawei, cioè la commissione di nuove opere sul tema a dieci giovani fotografi britannici e il lancio di un contest aperto a tutti. Quest’ultimo, sotto l’hashtag #SaatchieSelfie, chiedeva al popolo del web di mandare i propri selfie; tra questi, i selezionati dalla giuria saranno annunciati il giorno dell’apertura della mostra e avranno in regalo uno smartphone e una sorpresa che ancora non è stata rivelata.
Fino al 30 maggio; info: www.saatchigallery.com/selfie