Il 30 e 31 marzo si svolge a Firenze il G7 Cultura, il primo della storia incentrato su una serie di temi legati alla tutela del patrimonio, alla cultura come strumento di dialogo tra i popoli. Due giorni di dibattito, accompagnati da tante iniziative e dall’apertura straordinaria di passaggi museali ancora chiusi al pubblico e da un omaggio dell’Arco di Palmira (foto in basso), distrutto dai miliziani dell’Isis nel 2015, riprodotto in Piazza della Signoria. A presentare questi due giorni della Cultura, il Ministro Dario Franceschini e il sindaco di Firenze Dario Nardella che tra i punti da approfondire nel summit hanno citato la formazione di caschi blu della Cultura, una task force approvata dall’Unesco da impiegare a difesa dei Beni in pericolo. Durante il G7 di questo fine settimana, inoltre, si lavorerà a un documento definitivo condiviso. Tra i paesi partecipanti i ministri di Canada, Francia, Germania, Giappone, UK, e rappresentanti di governo americani, della Ue e il segretario generale dell’Unesco. «La cultura – ha spiegato Franceschini a Il Sole 24 Ore – è totalmente diversa dal mercato, ma non significa che non possano stare insieme: il Louvre fa ricerca formazione ma anche marketing, non si vergogna a guadagnare perché queste due cose devono stare insieme».