La Donnina di Milano firmata da Marino Marini e sotto restauro e tutti la possono vedere

Milano

Mario De Biasi, La Donnina di MilanoÈ una storia particolare quella che segna le vicende di una scultura firmata da Marino Marini. Scolpita nella pietra fra il 1932 e il 1933 il lavoro rappresenta una donna a piena figura dalle fattezze arcaicizzanti, come classico dell’artista, e si presenta monumentale, alta 2,30 metri, con le braccia protese in avanti. Dal secondo dopoguerra della scultura si sono perse tutte le tracce e viene ritrovata in un deposito abbandonato nel quartiere QT8 di Milano dal fotografo Mario De Biasi che comincia una serie fotografica sul lavoro. Il progetto di De Biasi che documenta come la scultura fosse utilizzata dai bambini per arrampicarsi e come panchina dagli abitanti del quartiere, si conclude con la pubblicazione del libro nel 1967 intitolato La donnina di Milano. Ed è così che da lì in poi verrà chiamata la scultura. Tre anni dopo esce il catalogo generale di Marini curato da Gualtieri di San Lazzaro nel quale per la prima volta la scultura fotografata da De Biasi viene riconosciuta come un lavori firmato dalla scultore e originariamente intitolato Piccolo Angelo. Dal deposito la Donnina viene spostata prima nei giardini Perego della città e poi entra ufficialmente nelle collezioni civiche nel 1992.

Ora la scultura si trova al Museo della Scienza e della tecnologia ed è sotto restauro date le sue gravi condizioni conservative. Nel corso dei vari trasporti infatti si sono separate dal corpo le braccia e la pietra certo non favorisce ottimali caratteristiche di conservazione, dovrà quindi essere riassemblata e ripulita. L’intero restauro può essere seguito dai visitatori in una sorta di dietro le quinte che vuole mostrare le varie fasi del lavoro e sensibilizzare alla conservazione dei monumenti. I restauratori infatti lavorano nel museo dentro un ambiente completamente trasparente e visibile a chiunque. Info: www.museoscienza.org