Apre in Francia il 25 febbraio il primo museo permanente dedicato ai videgiochi. Primo si fa per dire, in realtà nel 2010 dei locali all’interno dell’arco della Défense a Parigi avevano ospitato l’apertura di uno spazio con l’intento di storicizzare la decima arte, registrando anche una grande affluenza. Il museo, tuttavia, venne chiuso poco dopo per problemi strutturali e la riapertura fissata in data da destinarsi. La Francia non poteva restare indietro, contando che ormai in quasi tutti paesi d’Europa esiste già un’istituzione dedicata ai videogiochi e perfino il MoMA, nel 2012, ha ufficializzato l’entrata dei videogiochi nella collezione museale. Adesso ad accaparrarsi il primato sarà Schiltigheim, città vicino Strasburgo, che a breve presenterà il suo Pixel Museum, un museo che ripercorre oltre 40 anni di storia del videogioco, dalle origini fino alle ultime Xbox e PS4. In tutto circa dodici sale tematiche, per un’immersione completa nella cultura popolare. Finanziato dal Comune, il progetto, che si sviluppa lungo 600m2 di superficie, ha richiesto 1,6 milioni di euro di investimento. Direttore e promotore dell’iniziatica Jérôme Hatton, ex ingegnere Alcatel nonché appassionato di videogiochi, che ha deciso di includere nel museo centinaia di pezzi provenienti da collezioni private, inclusa la sua. Hatton infatti ha dichiarato di possedere circa 25mila oggetti che alternerà nei diversi progetti espositivi in programma. Tuttavia, ci tengono a precisare: «lo scopo non è quello di creare un museo per nerd – spiega Mathieu Bernhardt, responsabile della comunicazione del Pixel Museum a Le Parisien – ma quello di raccontare una storia». L’inaugurazione era attesa per la fine del 2016 ma ci sono stati ritardi dovuti alla messa a norma dell’edificio e a lavori di ristrutturazione. Adesso, però, sembra che il momento sia arrivato. Ci è voluto un po’ di tempo, ma forse ne è valsa à la pena. Info: pixel-museum.com