Aperta dal 13 maggio al 26 novembre ai Giardini e all’Arsenale, è stata presentata la 57esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Viva Arte Viva, curata da Christine Macel e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Come da copione, la mostra sarà affiancata da 85 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta: Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria, Kazakistan. Il Padiglione Italia, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è quest’anno sotto la curatela di Cecilia Alemani.
La mostra centrale, che conta la partecipazione di 120 artisti, come spiega Christine Macel, «è una mostra ispirata all’umanesimo. Un umanesimo non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno caratterizzato dalla celebrazione dell’uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana». In pratica, in un momento storico in cui l’umanesimo è costantemente in pericolo, la mostra si propone di essere luogo per la riflessione, l’espressione individuale di libertà: «È grazie alle individualità – aggiunge Macel – che si disegna il mondo di domani, un mondo dai contorni incerti, di cui gli artisti meglio degli altri intuiscono la direzione».
Viva Arte Viva è quindi un’esclamazione, un trionfo delle espressioni che oggi caratterizzano la creatività artistica. Dal Padiglione degli artisti e dei libri al Padiglione del tempo e dell’infinito, nove episodi che propongono un racconto, con deviazioni che riflettono la complessità del mondo, la molteplicità delle posizioni e la varietà delle pratiche: «Viva Arte Viva – ancora Macel – vuole al contempo infondere un’energia positiva e prospettica, rivolta ai giovani artisti e dedicare una nuova attenzione agli artisti troppo presto scomparsi o ancora misconosciuti al grande pubblico, malgrado l’importanza della loro opera».
Come sempre, infine, non mancheranno una serie di eventi paralleli animeranno la manifestazione, seguendo la stessa logica della manifestazione, quella di mettere gli artisti al centro della mostra. Il catalogo è quindi dedicato esclusivamente agli artisti, invitati a presentare documenti visivi e testuali incentrati sulle loro pratiche e sul loro stesso universo. Info: www.labiennale.org