È nata una nuova casa editrice, la De Piante editore: «pochi libri per pochi»

Milano

Il lusso della semplicità è sinonimo di ricercatezza, di un ferreo Made in Italy che non conosce il crepuscolo: il logo della neonata casa editrice De Piante è un semplice albero stilizzato, forte della sua raffinatezza, così come della cura nella scelta di una carta pregiata, di contenuti inediti che si rivelano un’assoluta scoperta per il lettore. «Pochi libri per pochi» è il motto dei tre fondatori di De Piante Editore: l’imprenditrice Cristina Toffolo De Piante, assieme ai giornalisti Angelo Lorenzo Crespi e Luigi Mascheroni. L’opening act si è avuto con la pubblicazione di tre lettere inedite di Eugenio Montale, un Montale che ci appare quanto mai tenero ed intimista, che ”non possiede nemmeno una Divina Commedia”: il grande poeta italiano del ‘900 si rivolge al classicista Manara Valmigli mediante un tono a tratti scanzonato e colloquiale, ben lontano dai risvolti aulici propri della poesia.

Non meno importante è la copertina, votata a un lodevole esibizionismo: per ogni volume è stata scelta infatti una copertina d’autore, realizzata attraverso la riproduzione di un’opera d’arte; il manage con Montale è stato affidato all’astrattista Roberto Floreani. Le prossime uscite in programma riguardano l’inedito racconto di un viaggio di Piero Chiara in compagnia di Ezra Pound e Giovanni Scheiwiller, la cui copertina è stata destinata alla sapiente mano di Michele Ciacciofera, e una conferenza inedita di Giovanni Testori, accompagnata da un’opera di Giovanni Frangi, nipote dello stesso Testori.

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