Michele Spanghero porta il suono dei teatri vuoti a Spazio ridotto

Venezia

Venezia ospita dal 22 dicembre al 18 febbraio, nello Spazio ridotto la nuova mostra di Michele Spanghero presentata da Zuecca Project Space. Monologue è il titolo della personale che raccoglie una serie di fotografie appartenenti alla serie omonima, la video installazione Monologue Fenice e la scultura sonora Echea, finalista anche al Talent Prize 2015. «Echea – diceva l’artista nella nostra intervista – è una modernizzazione dei risuonatori di Helmholtz. È una scultura che riprende i dettami del minimalismo al quale mi ispiro. Con questa forma e la sua storia ho cercato di dare un contenitore alle registrazioni effettuate nei teatri che vengono riprodotte al suo interno attraverso un altoparlante. Nel mio lavoro cerco sempre una risposta alla domanda su quale debba essere il rapporto tra forma e suono». 

Il progetto Monologues, invece, iniziato nel 2014, si focalizza sulla relazione tra architettura e suono nei teatri storici italiani attraverso le registrazioni ambientali delle risonanze acustiche dei diversi teatri vuoti. I lavori diventano quindi il ritratto sonoro dello spazio e definiscono lo spazio attraverso il suono. Mentre al video installazione mostra il processo di registrazione nel Gran Teatro La Fenice di Venezia vuoto. Info: www.spazioridotto.tumblr.com