Hugo Pratt e Corto Maltese

Bologna

«Hugo Pratt affermava sempre che in fondo gli autori di fumetti sono scrittori che, in più, sanno anche disegnare», ha dichiarato recentemente il disegnatore Milo Manara. E proprio a mezzo secolo dalla nascita di Corto Maltese – alter ego di Pratt, apparso per la prima volta nel 1967 nella celeberrima Una ballata del mare salato, classico della letteratura disegnata – il museo della storia di Bologna, a palazzo Pepoli, celebra entrambi con una rassegna che guida il visitatore attraverso Cinquant’anni di viaggi nel mito. Curata da Patrizia Zanotti, l’esposizione – aperta fino al 19 marzo – presenta oltre 400 opere tra disegni, acquerelli, chine, riviste e rarità. In rassegna non solo Corto Maltese ma anche Anna della giungla (1959), Ernie Pike del 1961, Sg.t Kirk del 1955. E ancora, le affascinanti tavole e acquerelli di Wheeling e degli scorpioni del deserto che ci guidano nell’Etiopia del biennio 1941/1942 e nelle cui vicende, a personaggi dell’immaginario, si sovrappongono personaggi storici. Un vero e proprio filo conduttore della rassegna, quest’ultimo aspetto, considerando che l’allestimento è stato ideato e realizzato per accompagnare il visitatore in un percorso tra finzione letteraria e biografia. Un racconto per immagini contraddistinto da incontri fortuiti, alterne vicende intessute in un panorama storico-geografico che abbraccia l’Africa dell’Italia fascista – «dal 1937 al 1943, in piena adolescenza Hugo Pratt scopre l’Africa, il fascismo, la guerra, le divise di tanti eserciti, le prime ragazzine, sia bianche e coetanee che splendide e slanciate donne somale ed etiopi, fa amicizia con i soldati inglesi e le truppe locali, scopre il deserto, il silenzio, l’urlo delle iene, i primi amori e perde suo padre», si legge nella biografia sul sito del fumettista, scrittore, saggista ed attore (perché anche questo è stato) – come la magia alchemica di Venezia e molto altro ancora. «Intrecciare la vita e lo spirito di Pratt e di Corto perché sono le due facce della stessa personalità», incalza Zanotti. Già, Corto Maltese, che tratteggiando un suo identikit precisa: «Non sono un eroe, mi piace viaggiare e non amo le regole, ma ne rispetto una soltanto, quella di non tradire mai gli amici. Ho cercato tanti tesori senza mai trovarne uno, ma continuerò sempre, potete contarci, ancora un po’ più in là». Un fascino, il suo, che la rassegna bolognese sprigiona anche esponendo – tutte insieme per la terza volta da quando sono state create – le 164 tavole originali della già citata Una ballata del mare salato. Suggestioni, dunque, le stesse che guidano il visitatore tra le acque dei mari del sud fino ai profumi dei vicoli di Samarcanda, in un percorso che è una vera esperienza multisensoriale. Dichiarava Pratt: «Il fumetto è un mondo d’immagini, si è obbligati a coniugare due codici e, conseguentemente, due mondi. Un universo immediato attraverso l’immagine e un mondo mediato attraverso la parola».

Info: www.mostrapratt.it

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