Inaugura il 15 settembre e da lì fino all’8 novembre la personale di Giovanni Kronenberg, finalista Talent Prize 2008, nella galleria romana Sara Zanin. Introdotta da un testo critico di Alessandro Rabottini, la mostra presenta ”manufatti o reperti naturali rari – come scrive lo stesso Rabottini – e quindi preziosi, spesso oggetto di collezionismo. E la rarità, si sa, ha una stretta relazione con il tempo, come se da esso discendesse, perché le cose rare sono, in un certo senso, quelle che sono sopravvissute’’. Un lavoro lento sui materiali caratterizza lo stile dell’artista, modifiche lievi sulla superficie che non alterano sostanzialmente l’oggetto scelto ma ne esaltano la polisemia che già possiedono in partenza. Accanto alle sculture, nella mostra romana, l’artista presenta anche dei disegni che sembrano richiamare mondi organici come a precedere o seguire gli stessi oggetti presentati in mostra. ”Gli oggetti – scrive ancora Rabottini – e i materiali che Kronenberg combina tra loro sono carichi di passato ma non generano narrazioni, contengono molteplici dimensioni del tempo ma non raccontano storie. Possono essere definiti ”poetici” nella misura in cui la poesia può essere compresa come una lenta forma di cesellatura delle parole a partire da un materiale crudo che è l’intuizione interiore”. Info: www.z2ogalleria.it