Nell’incipit del libro I Greci e l’irrazionale di Eric R. Dodds, pubblicato nel 1951, lo studioso racconta l’incontro con un giovane sconosciuto al British Museum, il quale, davanti all’imponente perfezione dell’estetica ellenica, lo avvicina e domanda: ”Lei non trova che tutto questo sia tremendamente razionale?”, il libro nasce infatti dall’esigenza di dimostrare la presenza di una forte componente d’irrazionalità nella cultura della Grecia Antica. Per quanto concerne l’arte, quindi l’ambito estetico, si è portati a considerare formalmente valido ciò che rispetta equilibrati e prefissati canoni, e inoltre che tale piano formale rappresenti al meglio un’intrinseca razionalità: il κόσμος si contrappone al Χάος, esattamente come Apollo si contrappone a Dioniso; a nessuno, salvo l’eccezione che conferma la regola, verrebbe in mente di di uccidere dopo aver osservato la Pietà vaticana di Michelangelo, un’opera che non può che indicare la via del bene, quello stesso bene che Socrate indicava, in senso figurato, nel Sole. La collettiva In-Perfectione, visibile sino al prossimo 31 luglio nella Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea di Ruvo di Puglia, è concepita come risposta alla necessità di indagare ed esaltare quella bellezza nascosta e talvolta dimenticata che risiede nell’imperfezione: essa riacquisisce dignità ora nel suo essere rappresentata come bellezza in balia del trascorrere del tempo, caduca ed effimera, ma i cui segni sono ancora tangibili (come per le nobildonne âgé di terracotta policroma di Paolo Schmidlin), ora nel suo plastico eccesso, che sfocia nel kitsch (come per le scioccanti sculture di Francesco De Molfetta), senza dimenticare che, proprio come suggerisce il titolo In-Perfectione, l’imperfezione non è altro che ciò che in ultima analisi tende alla perfezione stessa. La collettiva raccoglie le opere di artisti differenti per età, formazione e ricerca artistica, tra i quali anche Gianfranco Basso, Giovanni Carpignano, Pierluca Cetera, Giuseppe Ciracì, Francesco Cuna, Carlo D’Oria, Alessandro Fonte, Paola Mattioli, Angelo Marinelli, Pamela Pintus e Daniela Raffaele.