Una notte tra le opere del Maxxi, un’esperimento per capire le dinamiche dei sogni

Roma

Si è svolta questa notte al Maxxi di Roma, a chiusura della tavola rotonda Sonno e Sogni: il cervello dopo mezzanotte, promossa dalla Fondazione Atena Onlus, un esperimento che prende spunto da una ricerca già avviata a New York dedicata al rapporto tra arte e cervello. Un gruppo di venti persone tra i 20 e i 60 anni sono state invitate a trascorrere una notte nel museo, dormendo davanti a un’opera d’arte scelta tra le fotografie di Extraordinary Visions/L’Italia ci guarda, che racconta il nostro Paese fra bellezza e scempi. Sono stati addirittura disposti dei letti in prossimità delle opere della Galleria 1ed è stato allestito un angolo dedicato alle tisane. Lo scopo? Scoprire come vengono influenzati i sogni dall’ambiente circostante e capire se l’arte può portare a livello onirico dei reali benefici. A monitorare il tutto, un team di esperti, Cristina Alberini del Center for Neural Science della New York University, Benedetto Farina, docente di Clinica Psichiatrica dell’Università Europea di Roma, Luigi Ferini-Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno del San Raffaele di Milano e presidente dell’Associazione mondiale di Medicina del Sonno.