Cosa minaccia la sopravvivenza dei monumenti, il terrorismo, gli atti vandalici, le guerre? No, o meglio anche, ma soprattutto i cambiamenti climatici. È stato infatti pubblicato un rapporto realizzato dall’Unesco, l’Ucs, il Pnue e il l’Ong che ha come titolo proprio Patrimonio mondiale e turismo nell’epoca dei cambiamenti climatici. Nello scritto sono stati analizzati 31 siti naturali e culturali in 29 paesi fra i migliori iscritti sulla lista dei patrimoni mondiali. Tutte le aree studiate hanno rivelato di subire gravi danni dai cambiamenti climatici. Fra gli esempi scelti, la Statua della libertà che costruita in Francia nel 1876 da Frédéric Bartholdi e Gustave Eiffel, sembra un guardiano imperturbabile dall’epoca della sua installazione. In realtà i fatti stanno diversamente e la struttura si è dimostrata particolarmente sensibile all’innalzamento delle acque. Nel 2012 l’uragano Sandy ha infatti distrutto gran parte delle infrastrutture usate per visitare la statua che ogni anno richiama 4,2 milioni di turisti per più di 100 milioni di dollari di guadagno. Per mesi allepoca infatti il monumento è stato irragiungibile per tutti i visitatori. Qui il reportage completo dello studio.