La ricerca onirica di Kadath

Roma

«Tre volte ho sognato la città meravigliosa. Tre volte ne fui rapito mentre l’ammiravo dalla terrazza che la sovrastava». È l’incipit di La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath, probabilmente il racconto di maggiore successo tra le opere appartenenti al Ciclo dei sogni di Howard Phillips Lovecraft. Un lavoro complesso, che adesso gode di un interessante adattamento a fumetti realizzato da Ian Culbard, disegnatore e sceneggiatore britannico. Edito da Magic press, il volume a colori (144 pagine, 15 euro) rievoca le atmosfere dell’omonimo romanzo fantastico messo nero su bianco tra il 1926 e il 1927 dallo scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense. Un testo che, a differenza della maggior parte delle storie di Lovercraft (1890-1937), non è mai stato ampiamente rivisto, mantenendo così la sua natura (non) logica e fluida delle fantasticherie che ben tratteggia. Spinto dall’ossessione di rivedere la città del tramonto dei suoi sogni («l’esasperante bisogno di trovare quello che un tempo era stato un luogo meraviglioso e dall’importanza straordinaria»), Randolph Carter – alter ego dell’autore – si lascia alle spalle i confini di una realtà monotona per ritrovarsi a viaggiare in un vivido mondo dei sogni dove ogni cosa è possibile (anche dialogare con un gatto). Ma mentre Carter si avvicina al suo obiettivo («vi imploro, o dei invisibili del sogno, ditemi dove trovare quella città del tramonto, bellissima e ultraterrena, pur nella sua concretezza») – ovvero l’ignoto Kadath, dimora degli dei – una forza oscura e minacciosa lo controlla e ha un suo piano da portare a termine. La narrazione conduce il protagonista – che è una sorta di «esploratore nelle terre del sogno», com’è riportato nella seconda di copertina – e di conseguenza il lettore, lungo un regno di splendidi (e spesso terrificanti) paesaggi – «procedi con prudenza, Carter, perché la via che ti attende è irta di pericoli» – che ospitano alleati improbabili e mostri grotteschi («le foreste, oltre questi gradini, sono abitate dagli Zoog. Conoscono molti segreti del mondo dei sogni e alcuni di quelli del mondo della veglia»). Da parte sua, Carter/Lovercraft dimostra di essere un uomo tanto riflessivo quanto colto, che si sente maggiormente a suo agio nelle proprie fantasticherie piuttosto che nel mondo tangibile. In bilico tra fantasy e horror, La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath è una graphic novel intensa e degna di spunti. Anche perché, scriveva William Shakespeare: «Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni».

Info: www.magicpressedizioni.it

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