Il Met di New York, che ha da poco aperto una sua nuove sede, prende una posizione decisa per il tema Selfie: per il museo sono opere d’arte. Non solo, sono sempre esistiti perché il selfie è un autoritratto. Il Met, infatti, ha costruito su Pintarest un catalogo che presenta una serie di autoritratti pittori o fotografici che siano raccolti tutti sotto il nome Met selfie. ”Il selfie – scrivono nella presentazione – non è nato nel 21esimo secolo con l’avvento della fotocamera nei cellulari e con i social media. Per secoli gli artisti hanno realizzato ritratti dei loro modelli più disponibili”. Certo è che nel catalogo proposto dal Met non troviamo nessun selfie ma una lunga sfilza di autoritratti realizzati nel corso dei secoli con le tecniche più svariate e tutti spiegati con una lunga didascalia. A dar retta all’Accademia della Crusca, selfie e self-portrait non esattamente la stessa cosa: ”Selfie non è un sinonimo perfetto di autoscatto (in nessuno dei suoi due sensi di ‘dispositivo per far scattare con ritardo una macchina fotografica’ e di ‘fotografia in cui chi scatta è anche il soggetto’), come del resto in inglese non lo è di automatic shutter release né di self-shot o self-portrait: come suggerito dagli Oxford Dictionaries Online, il termine indica una fotografia scattata a sé stessi e tipicamente senza l’ausilio della temporizzazione, con uno smartphone o una webcam, destinata a essere condivisa sui social network. Non è un caso, infatti, che la pratica del selfie abbia avuto un boom di diffusione in contemporanea con l’introduzione della telecamera frontale negli smartphone”. Sia come sia è comunque un piacere passare in rassegna secoli di auto rappresentazione con o senza selfie. Info: www.metmuseum.org