Ecco i sei vincitori della decima edizione del Premio Arte Laguna

Venezia

Russia, Germania, Azerbaijan, Belgio, Regno Unito e Francia, sono questi i paesi da cui provengono i vincitori della decima edizione del Premio Arte Laguna. Sei le categorie in concorso: pittura, scultura e installazione, arte fotografica, video arte e performance, arte virtuale, arte ambientale, per un premio di 7mila euro a sezione. Tanti i partecipanti alla serata cerimoniale alle Nappe dell’Arsenale di Venezia per visionare le 120 opere in gara di artisti provenienti da 35 paesi diversi. Ma a scegliere i vincitori, la giuria internazionale presieduta da Igor Zanti, curatore e direttore dello IED di Venezia e formata, oltre che dagli sponsor e i partner del concorso, da illustri componenti, come Miguel Amado, Anna Bernardini, Barbara Boninsegna, Denis Curti, Enrico Fontanari, Suad Garayeva, Vasili Tsereteli, Sabrina Van der Ley, Simone Verde e Bettina von Dziembowski. Sul podio nella sezione pittura Alexander Dashevsky, con “un’opera piena di energia e di dinamismo che trasforma la vibrazione dei colori in luce e ombre”, per la fotografia si classifica invece Thomas Friedrich Schäfer, “per aver saputo restituire un’atmosfera psicologica di forte impatto emotivo, impiegando sapientemente le tecniche dell’immagine digitale e del fotoritocco”. Ancora per la Scultura Farid Rasulov, con Europallet, “lavoro rappresentativo del rapporto tra arte popolare dell’Azerbaijan e le nuove tendenze dell’arte contemporanea”. Il primo posto nella categoria di Land Art è di Elise Eeraerts, “Per la sua capacità di interpretare il significato puro e originale della land art”, mentre Ian Wolter si aggiudica il premio per la sezione Video Arte e Performance con un “lavoro di ricerca completo in ogni aspetto: la musica, il testo, l’utilizzo critico di un elemento sacro”. Ancora un riconoscimento per l’Arte Virtuale e Digitale a Nicolas Maigret, “per l’uso innovativo della tecnologia che delinea un ritratto sociale dell’utilizzo di internet”. Gli artisti saranno in mostra fino al 3 aprile negli spazi dell’Arsenale e di TIM Future Centre che, in particolare, ospita le opere di arte virtuale e digitale.