La NASA porta le opere d’arte nello spazio grazie alla navicella OSIRIS-REx

New York

L’arte ha da sempre subito il fascino sublime dello spazio, non è una novità. Negli ultimi anni un fenomeno si aggiunge a rafforzare questo legame, molti centri di ricerca scientifica stanno aprendo le loro porte a nuove collaborazioni con la disciplina artistica. La NASA, ad esempio, ha deciso di dar vita ad una singolare forma di mecenatismo, trasportando opere d’arte lontano dalla Terra, precisamente su un asteroide. L’iniziativa si chiama We The Explorers, nome dietro a cui si cela la decisione dell’agenzia spaziale statunitense di digitalizzare delle opere d’arte che verranno salvate su un chip installato su OSIRIS-REx, la navicella che a settembre del 2016 partirà alla volta dell’asteroide 101955 Bennu, sul quale dovrebbe posarsi fra circa due anni. L’evento è aperto a tutti gli artisti interessati, purché mandino entro il 20 marzo, tramite gli account Twitter (@OSIRISREx) o Instagram (@OSIRIS_REX), un disegno, un dipinto, una canzone, una poesia, un video (2 minuti e 30 secondi al massimo) o altre forme di espressione creativa o artistica, con il tag #WeTheExplorers. Oltre alla galleria d’arte che salirà a bordo, la missione è finalizzata riportata sulla Terra nel 2023 una capsula con a bordo alcuni campioni, che potranno così essere studiati da vicino.

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