La città proibita di Pechino è ora, anche, nel Mao di Torino. Il Museo d’arte orientale della città piemontese, infatti, allestisce nelle sue sale fino al 28 marzo una ricostruzione virtuale di una delle più imponenti residenze imperiali dell’Est. La città proibita è stato il palazzo scelto dalle dinastie Ming e Quing che per 400 anni hanno fatto di quel complesso composto da 980 edifici, divisi in 8.707 camere e 720.000 metri quadrati, la loro dimora. Nel 1925 è diventato un museo per poi nel 1987 ottenere il riconoscimento come uno dei patrimoni mondiali dell’Unesco.
La tecnologia Oculus Rift permette di visitare parte dell’immensità di questi spazi senza raggiungere la Cina. Grazie alle accurate ricostruzioni virtuali è possibile immergersi letteralmente in quel mondo, vistare il Palazzo dell’Armonia Suprema, il più grande della Città proibita, a 30 metri di altezza dalla piazza circostante. Per raggiungere il suo interno, circondati da guardie, si sale lo scalone che porta nella sala del trono. Forse uno delle più belle dell’intera costruzione. Il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione fra la fondazione Torino musei e Ld multimedia. Nel bookshop del museo, un kit in vendita con tanto di Oculus drift permette di rivivere il tuffo virtuale anche a casa propria. Info: www.maotorino.it/it