Dal 13 febbraio all’11 giugno, la Biblioteca Poletti di Modena ospita la mostra di Cuoghi Corsello e Dado, curata da Fulvio Chimento. Intitolata Ailanto (Ailanthus altissima), ruota intorno a una metafora poetica: il parallelismo tra una pianta invasiva non autoctona, l’ailanto, e alcuni linguaggi artistici che si sono diffusi dagli anni Ottanta a oggi. Il nome stesso della pianta, infatti, sia in latino che in italiano richiama contenuti magici e celesti. La pianta, inoltre, originaria della Cina, si è poi espansa in tutto il mondo aumentando esponenzialmente la sua presenza nelle aree urbane e suburbane, specialmente in stato di abbandono. Per questo nell’esposizione viene utilizzata come elemento simbolico riferito al writing, diffuso rapidamente nelle zone più degradate delle città. «L’alianto – spiega Chimento – è diventato per me il simbolo di una diversità artistica, che si pone come alternativa all’arte ufficiale o storicizzata». La Biblioteca Poletti in questo caso assume la funzione di fabbrica in disuso e le tracce che contiene possono essere interpretate come piante spontanee. Tra le opere in mostra, diversi disegni di Cuoghi Corsello e una serie di libri d’artista di Alessandro Ferri, in arte Dado. Info: www.comune.modena.it/biblioteche