Esce l’ultimo libro di Jean Clair, La part de l’Ange, un’amara riflessione sulla modernità

Parigi

La parte degli angeli, titolo di un film di Ken Loach di qualche anno fa, è l’espressione poetica che si riferisce alla piccola quantità di whisky che evapora prima dell’imbottigliamento. La part de l’Ange è anche il titolo dell’ultimo libro scritto da Jean Clair, controverso scrittore, esperto storico dell’arte e curatore francese. Edito da Gallimard e pubblicato il 14 gennaio, questo ultimo saggio, sottotitolato Journal 2012-2015, che significa letteralmente diario, è una miscellanea di critica d’arte e memorie, riflessioni esistenziali e letterarie. L’autore si pone una serie di interrogativi, tra i quali: Dove sono le frontiere che sacralizzano gli spazi? Dove i vecchi tessuti che ricoprivano i mobili e i volti dei quadri italiani e olandesi? Lo storico curatore museale, come di consueto, fa una pungente riflessione sul mercato dell’arte e su come sono cambiati oggi i musei e le opere in essi contenute. Il risultato è ancora una volta un saggio amaro, pessimista e quasi apocalittico. Anche la modernità è per lui una catastrofe, “l’ultimo episodio della lunga storia della distruzione delle biblioteche”, piano piano siamo entrati in un’epoca delle basse opere, divertissement prodotti non più di creatori romantici, ma da creativi contemporanei. Info: www.gallimard.fr/Catalogue/GALLIMARD/Blanche/La-part-de-l-ange

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