Si è conclusa la 40esima edizione di Arte Fiera Bologna, una delle più antiche fiere di arte moderna e contemporanea al mondo. «Siamo molto felici – ha commentato il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli – quest’anno abbiamo raggiunto il numero straordinario di 58mila visitatori, il 10% in più dell’anno scorso». Nonostante ciò, c’è chi ritiene che la fiera abbia perso colpi. Il Sole 24 Ore la definisce una fiera in crisi di mezza età e scrive: “Le condizioni in cui è arrivata al suo anniversario non sono buone. Lo dicono molti collezionisti e galleristi, arrabbiati per la gestione della manifestazione da parte di BolognaFiera”. Perplessità anche per l’introduzione di un nuovo padiglione dedicato alla fotografia, anche se alla fine c’è chi si è dovuto ricredere: «Alla fine si è rivelata una scelta positiva – dice Fabio Castelli del MIA Photo Fair che ha curato la selezione delle gallerie di fotografia ad ArteFiera – l’insieme delle gallerie era molto più attraente per i visitatori, visto che consentiva di visitare facilmente l’esposizione di chi portava solo opere di fotografia. Le critiche, in generale, non vengono fatte ai direttori ma soprattutto all’ente fieristico: «Non fa alcuna selezione degli espositori e punta solo ad aumentarne il numero per incassare», queste le parole di Antonio Addamiano della galleria Dep Art di Milano. Le conseguenze? “Effetto supermercato e pessima qualità”, scrive ancora il Sole 24 Ore. E in questo, forse, una parte di colpa ce l’hanno anche i direttori Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti che, seppure in buona fede, hanno cercato in tutti i modi di aumentare le visite della fiera e riportarla ai vecchi fasti, a scapito della qualità.