L’arte contemporanea entra nell’Università degli studi di Milano grazie alla mostra Durk di Mikayel Ohanjanian, che rientra nell’ambito del progetto Statale arte, voluto dal rettore Gianluca Vago. Nel chiostro e nel loggiato di via Festa del Perdono sono arrivate due opere dell’artista armeno, che ha esposto anche all’ultima Biennale d’arte di Venezia nel padiglione nazionale premiato con il Leone d’oro. Nelle sculture di basalto e corten del cortile, Ohanjanian ha voluto ricostruire quello che lui sente essere il ritmo della sua terra, mentre nel grande lavoro posto nel loggiato, realizzato appositamente per Statale arte, si sente vibrare la forza della materia, ma anche la sorprendente e fragile delicatezza del concetto di equilibrio. Oltre che un rinnovarsi, particolarmente significativo all’interno dell’Università milanese, del concetto di umanesimo. «In generale nel mio lavoro – ha detto l’artista – c’è una ricerca sullo spazio e sulla forma in rapporto con l’essere umano» La mostra Durk, curata da Donatella Volontè, resterà aperta al pubblico nel Cortile della Ca’Granda fino al 16 marzo.