Il Mibact ha annunciato che la figura del manager culturale sarà inserita nei concorsi pubblici da quest’anno. È una vittoria dell’Associazione nazionale manager culturale che da un anno si impegna per il riconoscimento di questa figura in Italia poco considerata: anche i nostri maggiori musei sono sprovvisti di questa carica e il Mibact non prevedeva nessuna formazione in proposito. Nella comunicazione del ministero firmata da Caterina Bon Balsassina si legge: ”È intenzione di questa amministrazione introdurre il profilo professionale dei manager culturali, almeno per quanto riguarderà i concorsi che verranno messi a bando nel 2016 dal Mibact”.
”In Italia – scrivono sul sito dell’associazione – il management culturale ed ambientale rappresenta attualmente una delle principali lacune del settore pubblico dei beni culturali. Alla direzione dei diversi enti di quest’area sono, infatti, preposti soggetti con elevate competenze scientifiche, ma raramente con capacità economico-gestionali. L’attività di management culturale costituisce la vetta di un percorso che ha origine da una formazione specialistica e che dovrebbe prevedere, attraverso tappe successive, la presenza presso le istituzioni culturali di una effettiva capacità gestionale, con annesse conoscenze umanistiche”. Insomma il manager culturale ha una formazione umanistica con un’elevata specializzazione in economia, una fusione fra le due discipline che potrebbe aiutare il panorama museale italiano sfruttando meglio le proprie risorse.