L’expo è chiuso, ma come stanno procedendo i lavori di smaltimento dei padiglioni? La zona occupata dall’esposizione universale deve essere liberata entro il 30 giugno di quest’anno e ogni nazione decide cosa fare della sua temporanea architettura. Un gruppo su Facebook testimonia i lavori di smontaggio delle varie costruzioni e dove prima c’erano persone e più o meno fantastici edifici ora su tutto regna il silenzio interrotto solo dalle gru che lavorano in un paesaggio apocalittico. In realtà non tutti i padiglioni vengono distrutti a rimanere sicuramente è Palazzo Italia, il Padiglio Zero, l’Albero della vita, la Cascina Triluza e l’Open air theatre per il quale è prevista una copertura. La Svizzera invece riporta tutto a casa e trasforma tutto in una serra riciclando il 75 per cento del materiale utilizzato. Anche gli Emirati Arabi smontano per poi rimontare a casa e non potrebbe essere altrimenti dato che il progetto è firmato Norman Foster. L’Austria con il suo bosco trapianta tutto nel Tirolo, mentre avete tempo fino al 18 gennaio per comprarvi il padiglione del Brasile in vendita all’asta, il prezzo di partenza è 1,6 milioni di euro.