Un dizionario degli anni ‘90

È meglio vivere di rimorsi che di rimpianti. Già, ma vai a spiegarlo a quelle persone che, adolescenti negli anni novanta, sono ancora nostalgiche di film, cartoni animati, telefilm, mode, oggetti e giochi che li hanno fatti sognare. Se Raf cantava «cosa resterà di questi anni Ottanta», la casa editrice Becco Giallo – che alla decade dei paninari ha già dedicato un volume – accontenta i fan «del grunge, di Laura Palmer e delle notti magiche» pubblicando il corposo volume Il mio primo dizionario degli anni ‘90 (544 pagine, 22 euro). Ben scritto da Roberto Nardo, con i disegni sfiziosi di Davide Pascutti, il libro è diviso in minuziosi capitoli (telefilm, ricordi, pubblicità e giochi, momenti di sport, film, cartoni animati, musica, programmi tv, con all’interno i titoli elencati in rigoroso ordine alfabetico) che ricostruiscono un periodo della storia recente stimolando i ricordi di chi allora era grandicello e ancor più – come anticipato – di chi ai tempi era bambino o adolescente.

C’è da perdersi nel leggere oltre cinquecento pagine ricche di spiegazioni, aneddoti e curiosità. Si spazia da Baywatch a Beautiful, da Beverly Hills 90210 – con i suoi personaggi cult come i fratelli Walsh, Kelly, Steve, Andrea, David e Donna, senza dimenticare Dylan «il più ganzo di tutti» – a X-files e I segreti di Twin Peaks («Chi ha ucciso Laura Palmer? è stato l’interrogativo degli anni novanta»), per non parlare dei nazionalpopolari Un medico in famiglia e Un posto al sole, quest’ultimo tutt’ora in programmazione. Ma non si vive (sopravvive?) di soli telefilm. Quindi spazio alle pellicole come Dick Tracy (1990), Titanic (1997), Fight club e Eyes wide shut, entrambi del 1999 – ma l’elenco è davvero sterminato – e agli immancabili cartoni animati. E qui sì che scende una lacrimuccia leggendo titoli come Beavis and Butt-Head, Dragon ball, Cavalieri dello zodiaco, Sailor moon e i Simpson «dell’ozioso, grasso, ignorante e irresponsabile Homer». Particolarmente interessante la sezione musica, con una serie di album consigliati, e la menzione di artisti tanto diversi quanto “decisivi” per il periodo raccontato: dallo “spaghetti rap” degli Articolo 31 al fenomeno boy band con i Take That, dal grunge di Pearl Jam e Nirvana all’alternative dei Tool. Immancabili gli 883, portatori di «un sound pop molto semplice e dai testi che vedono i giovani sempre protagonisti». E ancora, programmi tv – Amici, Carramba che sorpresa, Avanzi, Anima mia, Karaoke, Colpo di fulmine, Controcampo – e una sezione che sviscera minuziosamente ricordi, pubblicità e giochi. Ma i novanta per molti italiani sono legati ai mondiali di calcio, «con la nazionale di Azeglio Vicini favorita, od obbligata a vincere»; per non parlare del “fenomeno” (di nome e di fatto) Ronaldo, che l’avvocato interista Peppino Prisco apprezzava non poco («chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due porto sempre quella di Ronaldo»). E via col compianto Marco Pantani, con Valentino Rossi, Alberto Tomba e Michael Jordan. Un dizionario prezioso, da sfogliare con i kleenex a portata di mano. Info: www.beccogiallo.org

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