A febbraio il Macro dedica una mostra a due protagonisti della storia dell’arte del Novecento, Marisa e Mario Merz e alla loro carriera, partita all’interno dell’esperienza dell’arte povera e sempre vincolata alla loro vita quotidiana, all’insegna di un connubio alimentato da una strettissima relazione e un continuo scambio intellettuale. Il loro rapporto, durato oltre cinquant’anni, ha permesso la nascita di alcune opere realizzate a quattro mani, alcune delle quali visibili in questa mostra, come una serie di tavoli di Mario Merz, che dialogano con sculture, teste o violini in cera di Marisa. La mostra, a cura di Claudio Crescentini, Costantino D’Orazio e Federica Pirani parte proprio da queste esperienze, con una particolare attenzione al legame che i due maestri hanno stretto con Roma, includendo lavori come la spirale di Mario Merz progettata per i Fori Imperiali nel 2003 e come le opere di Marisa messe in mostra da mostre alla Galleria L’Attico di Fabio Sargentini. Un’esposizione che mette in luce come, nonostante la costante collaborazione, i due abbiano mantenuto per tutta la vita una forte individualità di stili e liguaggi. Dal 18 febbraio al 5 giugno; info: www.museomacro.org