Ed Ruscha ha donato un’intera parte della sua collezione di lavori alla Tate: «Un meraviglioso regalo di Natale per tutta la nazione», si è così espresso Nicholas Serota, direttore del Museo. Diciotto lavori su carta di produzione più recente e non solo, l’artista ha promesso al museo anche una copia di tutte le opere che produrrà da questo momento in avanti. La Tate ha orgogliosamente espresso i suoi ringraziamenti e fatto sapere che questo regalo permetterà di organizzare esposizioni in tutta l’Inghilterra dei suoi lavori su carta. Ruscha, che a breve compirà 78 anni, ha così giustificato la sua decisione: «È un grande onore sapere che la Tate ospiterà le mie opere dando una casa ad alcuni dei miei lavori». La Tate, così, possiederà in tutto 7 dipinti, 23 lavori unici su carta e 111 stampe dell’artista, la maggior parte delle quali fanno tuttavia parte della donazione di Offay nel 2008. I lavori appena arrivati, invece, includono Jet Baby del 2011, di cui un’edizione è stata venduta l’anno scorso per 30mila dollari da Christie’s a New York, Wall Rocket del 2013, Sponge Puddle del 2015 e That Was Then, This Is Now, del 2014.