Marco Signorini. Anagram

Dopo la personale di Fabrizio Bellomo, la galleria Metronom di Modena continua la sua ricerca sulla scia del digitale, dedicando una mostra a Marco Signorini. Anagram, questo il titolo della rassegna, presenta, a partire da sabato 12 dicembre, una serie di lavori in cui l’artista concepisce il digitale come parte costitutiva dell’immagine. Classe 1962, Signorini vive a Firenze e lavora come docente di Fotografia allʼAccademia di Brera e Carrara. Dal 2013 inizia a interrogarsi sulla potenzialità della tecnologia digitale, generando immagini, ottenute attraverso la manipolazione di pixel e foto, che abbandonano sempre più la rassicurante percezione figurativa della realtà. Tramite particolari algoritmi che elaborano le fotografie di partenza, crea nuove forme astratte che a loro volta possono essere convertite in un secondo momento in modelli 3D e stampate tridimensionalmente. Il suo metodo, traslato da quello del computer, dà vita a un’immagine in continua trasformazione, aperta a infinite varianti, un’entità aperta, che diventa luogo in cui chiunque si può riflettere. Dalla data di inizio della mostra, per tutta la sua durata, a Signorini verrà data inoltre la possibilità di utilizzare la home del sito di Metronom come ulteriore spazio creativo, su cui sarà pubblicata ogni giorno una diversa immagine digitale da lui creata appositamente per il web, su temi di diverso genere. Fino al 6 febbraio; Info: www.metronom.it

Articoli correlati