Un murales che copre 2.400 metri quadrati di superficie, grande quasi come un campo da calcio, sono le misure del nuovo lavoro dello street artist portoghese Vhils al secolo Alexandre Farto. Voluto dal presidente della Fondazione Terzo pilastro Italia e Mediterraneo, Emanuele F.M. Emmanuele, il lavoro, fra i più grandi d’Europa, è stato realizzato a Catania, precisamente sugli otto silos in cemento antistanti il porto della città. Un ritratto enorme guarda il mare, dove secondo alcuni siciliani è nascosto il segreto della felicità, e il suo sguardo si espande per tutto Mediterraneo attraversando le terre da dove sono partiti i popoli che hanno fatto la Sicilia. La speranza è che gli uomini sappiano che al di là dei tumulti delle civiltà esiste un ponte che tutti, se vorranno, potranno attraversare. Curata da Stefano Antonelli & Francesca Mezzano della 999 contemporary è invece la mostra, presentata dalla Fondazione Terzo pilastro, intitolata Codici sorgenti, visioni urbane contemporanee. Aperta dal 17 dicembre e ospitata nel palazzo Platamone di Catania, il percorso presenta il lavori di street artist di fama internazionale come C215, Agostino Iacurci, Sten-Lex, Alexone e Baudelocque, produzioni provenienti da svariate collezioni private che vanno a comporre una storia del graffitiamo, dalla New York anni Ottanta ai giorni nostri. Info: www.fondazioneterzopilastro.it