Una mostra con una selezione di opere del Tehran Museum of contemporary art. Il corpus di capolavori sarà ospitato dal Maxxi a gennaio 2017. Parliamo di una collezione di grandissimo valore, contenente capolavori inestimabili, voluta dall’ex imperatrice Farah Diba e mai uscita dal Paese dal 1979 a oggi. Questo è quanto previsto da uno dei quattro memorandum d’intesa firmati a Theran nello scorso weekend, durante il forum Italia-Iran che ha aperto la due giorni di missione imprenditoriale italiana nella capitale iraniana. La collezione vanta pezzi molto interessanti del Novecento, da Giacomo Balla, Alberto Giacometti e Pablo Picasso, fino a ritratti di Mick Jagger, il Mural on Indian red ground di Pollock, il trittico di Francis Bacon Two figures lying on a bed with attendants, prestato alla Tate Gallery nel 2003, e le tavole di Andy Warhol dedicate a Mao. «Sono estremamente felice per questo accordo – ha commentato Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi – abbiamo aperto un canale di cooperazione con Teheran estremamente interessante, e non da oggi. Questa è un’operazione molto importante e per molti versi assolutamente straordinaria. La collezione non è mai uscita dall’Iran dal 1979, cioè dai tempi della rivoluzione islamica».