Talent Prize 2015, Matteo Nasini in mostra al Museo Pietro Canonica

Roma

La ricerca di Matteo Nasini sul suono e la casualità dell’esecuzione è passata anche attraverso il Centocordo, lavoro finalista al Talent Prize 2015 e in mostra dal 15 al 29 novembre nel museo Pietro Canonica per la collettiva dedicata al premio. Il lavoro di Nasini ricalca la forma di un arpa ma a suonarla non c’è nessun musicista, l’esecutore è il vento. Le corde infatti vibrano solo con il passare dell’aria, il suono attaca e dura in momenti impossibili da definire e da gestire. Come nelle ricerche di Cage, anche il Centocordo, propone una riflessione sul ruolo del compositore e della sua assenza. L’opera è composta da due serie di corde: La prima, rivolta verso il mare, è accordata secondo la sequenza della scala araba, mentre la seconda, verso la terra, è intonata secondo i principi dell’armonia europea.

Matteo Nasini è nato a Roma nel 1976, dopo il diploma in contrabasso conseguito nel conservatorio di Santa Cecilia, è membro dell’orchestra Luigi Cherubini diretta da Riccardo Muti. Abbandona la carriera da musicista per dedicarsi all’arte dove parallelamente a una ricerca sonora conduce anche delle opere più visive. Nel 2009 espone al Museo della Bora di Trieste, nel 2015 partecipa a varie personali e collettive come La scrittura degli echi al Maxxi, mentre a dicembre esce un suo libro per Yard press. Info: www.matteonasini.com