Pianopianissimo, l’installazione di Spanghero che ci fa ascoltare di nuovo la voce di Pasolini

Pordenone

Pianopianissimo indica una dinamica musicale leggera, morbida. Pianopianissimo è anche il nome dell’installazione di Michele Spanghero da poco inaugurata. Ppp è, invece, come pianopianissimo viene abbreviato sugli spartiti. Ppp è anche l’acronimo di Pier Paolo Pasolini, autore al quale l’installazione dell’artista è dedicata. È nel fondersi di musica e letteratura che dobbiamo cercare la chiave per comprendere questo lavoro di Spanghero, un site specif in occasione dei quarant’anni della scomparsa dello scrittore realizzato proprio nella sua casa materna a Casarsa della delizia.

Spanghero, finalista al Talent Prize 2015, per realizzare il lavoro utilizza come materia prima decine di ore d’intervista, alcune inedite, di Pasolini conservate da Cinemazero. Dopo aver scelto dei passaggi, in particolare quelli incentrati sul rapporto fra Pasolini e il pubblico, l’artista fa risuonare la voce dello scrittore nella sua stanza, fra le mura che lo hanno visto comporre i primi versi. Le parole del poeta ritornano in qualche modo al suo posto ma contemporaneamente sottolinea l’assenza di chi le pronuncia. Ne risulta un suono dove le parole sono incomprensibili, parole che però possono essere ascoltate appoggiando l’orecchio alla trave raggiungibile grazie a una scala. Atrezzo che è esplicito richiamo al Pasolini regista fotografato sul set di Salò mentre dirige il film dai gradini, appunto, di una scala.

La similitudine del pubblico, invitato a salire i gradini, e quella di Pasolini è sottolineata dall’allestimento a terra dove quattro lampade illuminano libri dello scrittore e delle foto che lo immortalano mentre gira le 120 giornate di Sodoma o Salò. A legare ancora di più la casa al poeta, all’esterno un video riproduce il Vangelo secondo Matteo di Pasolini che come in un’eco ricalca la famoso performance, Intellettuale, di Fabio Mauri.

Info: www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it 

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