Renzo Piano arriva a Mosca per lavorare un nuovo progetto architettonico di riqualificazione. L’edificio interessato è quello della Ges-2 una ex centrale elettrica a pochi passi dal Cremlino e sintetizza la volontà dell’archistar di «dare alla capitale russa uno spazio per la produzione di cultura contemporanea che non sia solo un museo, un auditorium o una sala di proiezioni, ma un laboratorio in cui l’arte diventi una cosa viva, da fabbricare, da produrre, da far girare per il mondo». Il progetto, finalizzato quindi a creare uno spazio sociale, dove la gente si possa avvicinare all’arte, sarà realizzato anche grazie all’impegno della fondazione Vac di Leonid Mikhelson, numero uno di Novatek, colosso energetico russo privato. Renzo Piano ha presentato davanti al sindaco di Mosca Sergeij Sobianin e alle massime autorità cittadine il platico, che incarna la volontà dell’architetto di fondere nell’edificio il contemporaneo, la tradizione e la natura, visto che alle spalle sorgerà un bosco.