Una scultura controversa, quella di Anish Kapoor alla Reggia di Versailles che, sin dall’inizio, è stata soggetta a critiche e attacchi di pubblico e critica. Dirty Corner, questo il titolo di quella che ormai è conosciuta da tutti come “La vagina della regina”, dopo i recenti atti vandalici che hanno interessato la sua superficie d’acciaio, presto, comparirà al pubblico sotto nuove sembianze. La scultura, un tunnel di acciaio lungo circa sessanta metri, che si affaccia direttamente sul palazzo, preceduto da un’apertura alta dieci metri, qualche giorno fa era stata ritrovata imbrattata completamente di scritte antisemite (qui la notizia). Nonostante la volontà di Kapoor di non rimuovere le scritte dalla superficie («Queste parole infamanti sono parte della mia opera, la superano, la stigmatizzano in nome dei nostri principi universali», aveva spiegato alla stampa), il tribunale di Versaille ne aveva invece ordinato la cancellazione. Ieri, però, su Instagram, Kapoor ha fatto invece sapere di essere giunto a un compromesso con il tribunale: le scritte non saranno eliminate ma la scultura verrà ricoperta di foglie d’oro. «Non voglio che mi venga imposta una decisione che riguarda la mia opera – ha spiegato l’artista – preferisco trasformare quei graffiti in qualcosa di positivo». Un gesto simbolico, quindi, che Kapoor ha interpretato come “royal response” al vandalismo.