La Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla ha aperto al pubblico le porte della mostra Kokocinski, la vita e le maschere. La rassegna, curata curata da Paola Goretti, raccoglie circa settanta opere dell’artista, e ripercorre per sezioni i soggetti e i temi da lui toccati nel corso dei suoi anni di vita, una vita fatta di circhi, avventure e incontri. In un percorso articolato per sezioni e non per date, ci si trova faccia a faccia con i volti dell’umanità, impastati con il colore e con la cartapesta, informali, materici a tal punto da trasformarsi in sculture. Una sfilata di maschere pirandelliane che non vivono soltanto nel modo fantastico da lui dipinto, ma svelano un’analisi profondo della società. «Se è vero che nella produzione artistica confluiscono le esperienze vissute – ha affermato Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione – lo è ancora di più per Kokocinski, la cui arte è l’immagine trasfigurata di un uomo tormentato, che ha sperimentato su di sé l’esilio, la persecuzione poilitica, la discriminazione sociale, in una parola, la cattiveria del mondo». Per l’articolo di approfondimento, clicca qui
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