Si chiama Mappa dell’arte nuova la nuova edizione di Imago Mundi, il progetto artistico globale di Luciano Benetton, che propone a Venezia l’arte senza confini che rompe il silenzio, supera le differenze, sospinge in avanti la civiltà. L’esposizione in programma dal 31 agosto al 1 novembre alla Fondazione Cini, comprende le collezioni di oltre 40 Paesi e popoli nativi in rappresentanza dei cinque continenti: 6.930 artisti con opere 10×12 centimetri. Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Imago Mundi, come spiega l’organizzazione, nasce come un progetto democratico, collettivo e globale che guarda ai nuovi orizzonti artistici. Nord e Sud, Occidente e Oriente, Paesi storicamente contrapposti e divisi dialogano tra loro in nome dell’arte: entro il 2015 le nazioni e i popoli nativi coinvolti saranno 100, più di 20.000 gli artisti. Imago Mundi li promuove internazionalmente attraverso i cataloghi, la piattaforma www.imagomundiart.com e la partecipazione a rassegne ed esposizioni, in collaborazione con istituzioni private e pubbliche, in tutto il mondo.