Costruire nuove istituzioni cultuali negli Emirati Arabi. Se ne discute in Biennale

Venezia

Dalla fine di luglio a Venezia, nell’ambito della Biennale d’arte contemporanea, si svolgono alcuni interessanti panels dedicati agli studi sulle condizioni di lavoro nel Golfo Persico e in Asia meridionale. Il programma prevede un primo appuntamento il 29 luglio, e poi il 2, 5 e 9 agosto all’rena del Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale. Obiettivo di Gulf Labour Coalition,organizzatore dell’iniziativa, è la costruzione di nuove istituzioni culturali sull’isola Saadiyat, ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi. Tra i membri del collettivo, che si batte per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori là dove si intersecano arte contemporanea, lavoro precario e capitale globale, figurano importanti artisti, scrittori, architetti, curatori e altri operatori culturali.

I primi due giorni di incontri includono una serie di presentazioni dal vivo di progetti, film e dichiarazioni. Il terzo giorno il pubblico verrà coinvolto in una serie di conversazioni pubbliche che riguarderanno specifici casi di studio e questioni politiche. Tra gli ospiti figurano il Presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani, Mariam Ghani, Teju Cole, Edwidge Danticat, Charles Gaines, Sofía Hernández Chong Cuy, Emily Jacir, Achille Mbembe, Cesare Pietroiusti, Akram Zaatari.