L’Italia fuori dalla top 20 dei musei più visitati al mondo

Roma

I musei italiani sono fuori dalla top 20 nella classifica mondiale. Lo dice il Tea-Aecom Global Attraction Attendance Report, secondo cui il pole position tra i musei più visitati al mondo ci sarebbe il Louvre con 9,3 milioni di persone. Seguono il Museo nazionale di storia naturale di Washington e il quello nazionale cinese a piazza Tienanmen, Pechino. Continua la classifica con lo Smithsonian National Air and Space Museum di Washington e con il British Museum di Londra; poi ancora il Metropolitan di New York, la National Gallery di Londra e i Musei Vaticani con 5,5 milioni e il Museo di storia naturale di Londra e quello di New York. A voler riassumere, in tutto, ci sono sei musei statunitensi e britannici, tre francesi, due cinesi, due taiwanesi, uno della Città del Vaticano. Ma nel resto della lista, dell’Italia neanche l’ombra. Cifre estremamente contenute, se si escludono i sei milioni del Colosseo, figurano Pompei (circa 2,5) e gli Uffizi, poco sotto i due milioni. Sorpresi? Qualche domanda dovrebbe sorgere spontanea: come mai i musei italiani non fanno gli stessi ingressi di quelli stranieri? L’Italia è ancora costretta a fare i conti con i gravi problemi legati alla valorizzazione che la affliggono e con l’incompetenza di alcune istituzioni. È pur vero che il rapporto annuale si riferisce alle visite del 2013 e, a detta di Dario Franceschini, la rete dei musei italiani nell’ultimo anno è in crescita, bisognerà verificare con i prossimi dati Tea/Aecom.