Uno scenario di guerriglia urbana quello che ieri ha accompagnato l’inizio di Expo Milano. Quello che sarebbe dovuto essere un giorno di orgoglio e di lustro per la città, si è trasformato in uno scenario di terrore. Nel centro di Milano negozi, banche, auto in fiamme, vetrine infrante, gente e turisti in fuga terrorizzati, scontri con la polizia: così si è trasformato il corteo pacifico di 20mila manifestanti. La protesta del movimento No Expo, come spiegato sul loro sito, si basa su una: “critica a un modello di città, di sviluppo, di uso del territorio e dei beni comuni, che ha reso questa città invivibile. Expo non migliora Milano, non affronta e non risolve i problemi quotidiani, non alimenta un nuovo rinascimento municipale, ma solo le tasche di chi ha contribuito a devastare la metro-regione Milano negli ultimi decenni”. Tuttavia ieri, a far degenerare la situazione, è stata l’entrata in scena dei black-bloc e delle fasce più violente che hanno preso il sopravvento nella manifestazione. Centinaia di manifestanti vestiti di nero, distribuiti in vari punti del corte e due ore abbondanti di guerriglia, alla quale la polizia ha risposto con il lancio di 400 lacrimogeni. Risultato: 11 feriti tra le forze dell’ordine e dieci manifestanti accompagnati in questura, di cui cinque sono stati arrestati in flagranza. Unanime il coro di sdegno. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia sostiene: «bisogna isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano», mentre Il presidente Mattarella ha espresso la sua solidarietà a Forze dell’ordine e cittadini colpiti. Più dure le parole il ministro dell’Interno Alfano secondo cui: «abbiamo fermato molti delinquenti preventivamente e altri ancora oggi pomeriggio: adesso massima durezza contro questi farabutti col cappuccio. Nessuno si sogni di liberarli subito». Ma Milano non si arrende, si rimbocca le maniche e da ieri è al lavoro per riparare i danni, già pochi minuti dopo il passaggio dei black bloc i cittadini sono scesi in strada per fare pulizia.