Massimo Bray si dimette dal Parlamento: «Torno tra i libri» alla Treccani

Roma

«Preferisco tornare tra i libri» con questa motivazione Massimo Bray, ex ministro dei Beni culturali durante il governo Letta, si è dimesso dal Parlamento, dove ricopriva l’incarico di deputato del Pd. «Anche quando stavo al ministero mi dicevano che ero troppo silenzioso, occuparsi di beni culturali è stata una fortuna». Bray, dopo avere consegnato le sue dimissioni con una lettera al presidente della Camera Laura Boldrini, torna alla Treccani, dove dal 1994 ricopriva il ruolo di direttore editoriale. C’è bisogno di un suo maggiore impegno, dicono dalla casa editrice. E lui ha risposto lasciando lo scranno. Un ruolo che non l’aveva sedotto come quello alla Treccani. Tranne quando era stato titolare del Mibac. Al Collegio romano si era catturato la simpatia e la stima di molti addetti ai lavori. La sua firma resterà in calce al primo intervento legislativo, il cosiddetto decreto Valore Cultura, che ha sbloccato importanti finanziamenti per molti settori del comparto e ha riordinato la situazione di Pompei. Su quella base è stato poi possibilie per l’attuale ministro Dario Franceschini, per sua stessa ammissione, lavorare per arrivare all’ultimo fondamentale intervento normativo nel settore, con il quale è stata completamente riorganizzata la gestione del patrimonio culturale nazionale.