Arte nel mirino, attentato al Museo del Bardo. Almeno 20 le vittime, tre italiane

Tunisi

Il Museo del Bardo è uno dei più importanti musei del bacino del Mediterraneo, noto soprattutto per i preziosi mosaici romani che conserva. Ma purtroppo da oggi sarà ricordato anche per l’attentato, rivendicato dall’Isis, nel corso del quale hanno perso la vita venti persone, tra cui anche, stando a quanto riferito dal Primo ministro tunisino, tre italiani. Tutto è iniziato a metà giornata, quando un commando armato di kalashnikov ha tentato di fare irruzione in Parlamento, dove l’assemblea discuteva la legge antiterrorismo. Sventato l’attacco, i miliziani si sono spostati nel museo sparando all’impazzata e uccidendo alcune persone. Lì si sono barricati prendendo in ostaggio alcune persone. Nel blitz a fuoco delle forze dell’ordine, avvenuto qualche ora dopo, sono rimasti uccisi anche due dei tre attentatori. Il bilancio finale, al momento, resta quello diffuso dalla televisione di Stato, che parla di20 morti e 50 feriti.

Ancora una volta, quindi, un museo è luogo di terrore. Il Museo del Bardo è stato riaperto nel 2012 dopo un restauro durato alcuni anni, ompletato con l’apertura di una nuova ala e con la presentazione di nuovi pezzi della prestigiosa collezione di arte antica, che copre la la preistoria, l’epoche fenicia, punica, numidi, romana, cristiana e islamica araba. Tra i capolavori della collezione, il celebre Trionfo di Nettuno, un mosaico monumentale del II secolo, 13 metri per 8.