Perception è il titolo della mostra di Mehdi Ghadyanloo, che ha inaugurato alla Howard Griffin gallery di Londra. Street artist visionario, Ghadyanloo esplora attraverso tele e istallazioni l’ambiguo e sfuggente processo della percezione. Artista iraniano, Ghadyanloo è stato coinvolto nel progetto di riqualificazione dell’ufficio del comune di Teheran dedicato alla promozione della street art. Conosciuta principalmente attraverso la lente di guerra, Theran è anche luogo di promozione culturale: dal 2004 la municipalità di Teheran ha infatti sostenuto la realizzazione di 800 opere murarie, oltre 100 di Ghadyanloo. Le sue opere sono quindi integrate al tessuto della città. La posizione centrale e le monumentali dimensioni dei suoi lavori ridisegnano il paesaggio della Theran contemporanea, metropoli che si classifica 82esima tra le 1099 città più inquinate al mondo secondo l’ultimo censimento dell’organizzazione mondiale della sanità.
L’arte di Ghadyanloo crea quindi un’opportunità di evasione dal grigiore e dallo stress della capitale iraniana. Attraverso l’espediente dell’illusione ottica, l’artista crea scene impossibili e surreali che sfidano la gravità offrendo uno spazio pubblico di utopie condivise. Questo aspetto è ancora più visibile nelle opere su tela, anche se caratterizzate da un registro cromatico cupo, grigio. Oggetti asettici e forme geometriche abitano paesaggi vuoti proiettando ombre minacciose su timidi personaggi che sembrano vivere silenziosamente uno stato di disagio. Attraverso queste opere Ghadyanloo sembra raccontare un’utopia fallita. La semplicità e il minimalismo che le caratterizza nascondono infatti una complessa esplorazione del concetto di tempo e spazio che impedisce di ricordare il passato e di immaginare il futuro.
Perception racconta quindi di un paese che è spesso frainteso e male interpretato, di una società frenata, in cui la vita quotidiana è bruscamente manovrata dall’alto e il futuro è incerto. Il lavoro di Ghadyanloo racconta di un Iran impenetrabile, rivelando un forte desiderio di espressione attraverso un’esplorazione più ampia della condizione umana e della vita riflettendo sui temi universali della speranza e della perdita. La Howard Griffin gallery ha inoltre invitato Ghadyanloo a lasciare un segno del proprio passaggio in strada, creando un momento di sospensione onirica nel cuore del quartiere di Shoredich.
Fino al 2 Aprile, Howard Griffin gallery; info: www.howardgriffingallery.com