Non si tratta dell’ennesima trovata commerciale, bensì di una vera e propria protesta quella che ha messo in scena qualche giorno fa un’artista per le strade di Kabul. Kubra Khademi, questo è il suo nome, è un’artista afghana venticinquenne, che ha deciso di denunciare le molestie sessuali che le donne subiscono quotidianamente. È questa la ragione per cui ha passeggiato per le strade con il velo sulla testa, indossando un’armatura di metallo che ricostruiva il corpo femmile. La performance, diffusasi sui social, ha sortito l’effetto sperato dall’artista. Molti uomini si sono fermati e le hanno chiesto la ragione di quella performance, prendendosi del tempo per ascoltare le motivazioni. In Afghanistan, Human Rights Watch ha stimato nel 2012 che l’87% delle donne continua a subire violenze fisiche, sessuali, psicologiche o è vittima di matrimoni forzati. «Vorrei che gli uomini capissero che in quanto donna non sono un semplice oggetto sessuale – spiega Kubra Khademi – ma sono una persona indipendente che può dire ciò che vuole».