Un nuovo Rinascimento sta iniziando? A giudicare dal rapporto di ArtPrice sul mercato dell’arte, che sarà diffuso il 3 marzo, sembra di sì. Il potere dell’arte, moderna e contemporanea, sta ritornando a richiamare l’attenzione dei grandi investitori, pubblici e privati. Lo si vede dalla capacità di spesa, tanto che, secondo ArtPrice, è inappropriato continuare a parlare di bolla speculativa. Il documento parla di una ”crescita fenomenale” che ha riguardato gli ultimi quindici anni. Contemporaneamente, dal 2000 al 2014 sono stati costruiti più musei che nei due secoli precedenti, musei che, nota il rapporto, hanno sempre più una vocazione imprenditoriale.
E i prezzi delle opere d’arte? Se i livelli massimi si sono tenuti intorno ai 10 milioni di dollari negli anni 80, sulla soglia del 2000 si sono raggiunti i 100 milioni, con picchi di questi giorni che parlano anche di 300 milioni di dollari per un Gauguin. Ma la tendenza punta molto più in alto e tra gli esperti più di uno ipotizza che si possa arrivare, per il contemporaneo, a prezzi sul miliardo di dollari. L’arte, comunque, torna a contare sulla scena geopolitica globale, ed è parte anche della competizione tra Stati Uniti e Cina. Da sottolineare, infine, come tra i 500 artisti top del mercato molti siano ancora vivi, un fenomeno del tutto nuovo nella storia e che fa dell’artista contemporaneo un influente market maker.