Il museo Marino Marini inaugura il 2015 con Massimo Bartolini

Firenze

Il museo Marino Marini inaugura il programma espositivo del 2015 con la personale di Massimo Bartolini curata da Alberto Salvador. La mostra rimane aperta fino a domenica 8 marzo. L’artista toscano ha elaborato un percorso di opere che trovano in Marino Marini e Leon Battista Alberti il loro punto di incontro e la loro sorgente di riflessione. La mostra, come afferma Bartolini stesso, è fatta in loro presenza, generando nuovi lavori e portando al museo testimonianze di un percorso e di una ricerca sulla scultura seguita nel tempo. L’esposizione si apre all’interno della Cappella Rucellai con Revolutionary Monk, una riproduzione di un monaco birmano nella posizione del Bodhisattva, cioè colui che sta a cavallo tra religione e laicità, intesa questa come condizione di presenza attiva nella dimensione sociale, assimilabile all’attività dell’Alberti, che è stato uno dei più importanti intellettuali del Rinascimento e che attualizzò il linguaggio dell’antichità, ovvero rese contemporanea la classicità. Alberti ha realizzato opere che testimoniano una nuova idea di rapporto tra arte e società, in una ieratica manifestazione di equilibrio tra pensiero antico e rinascimentale. Il monaco, con la sua rotazione, interrompe, senza però turbarlo, l’equilibrio tra queste due parti, infondendo nuova energia all’interno di un sistema chiuso come quello della cappella dell’Alberti. Altro intervento, questo di accostamento, è Airplane che gioca sull’identità del linguaggio formale e della materia.

Info: www.museomarinomarini.it