Per i 100 anni dalla nascita di Toti Scialoja, l’artista nato il 16 dicembre del 1914, il Macro, in collaborazione con la fondazione Toti Scialoja, ha presentato oggi una mostra che si terrà nella primavera del 2015. Intanto domani, l’Accademia nazionale di San Luca, si prepara a ospitare il 16 dicembre un incontro in memoria dell’artista con interventi di illustri intellettuali tra cui Alberto Arbasino, Alberto Boatto, Jannis Kounellis, Piero Pizzi Cannella e Fabio Sargentini. Scialoja ha lasciato una grande produzione culturale, innanzitutto quella pittorica, ma nel suo genio ha attraversato la cultura in tante delle sue dimensioni, dalla saggistica al suo lungo fondamentale lavoro di docente dell’Accademia di belle Arti di Roma, alla poesia al teatro. Giudicato tra i maestri del nostro secondo Novecento, ha intrecciato relazioni con l’arte e gli artisti di tutto il mondo e insieme formato e influenzato con l’insegnamento e i suoi lavori tanta parte dei pittori romani. La mostra, su progetto, direzione scientifica e coordinamento dei ricercatori di Simonetta Lux, sarà un importante punto di avvio della stagione 2015 del Museo civico dedicato all’arte contemporanea. «Lui è stato al centro di una grande stagione creativa – ha detto Giovanna Marinelli, assessore ai Beni culturali di Roma – in cui Roma era pienamente immersa nei fermenti artistici di tutto il mondo. Questa idea di un’arte con salde radici nella storia e nella memoria della città e contemporaneamente così internazionale è al centro anche del nostro lavoro per proiettare la creatività della città su una scena più globale e insieme di riportare – come avveniva negli anni di Toti Scialoja – nella nostra città gli artisti di tutto il mondo». Secondo il commissario straordinario della Fondazione, Antonio Tarasco «la mostra al Macro sarà l’evento centrale di una serie di appuntamenti che si realizzeranno sia a Roma che in altre città italiane e che hanno lo scopo di evidenziare l’arte totale di Scialoja che va dalla poesia alla pittura fino alla scenografia».
Info: www.museomacro.org