Visalli Vs Mondrian

«Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l’armonia tramite l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte». Queste le parole di Piet Mondrian, che spiegando la sua arte riassumeva un intero movimento artistico, il De Stijl, astratto, essenziale e geometrico. Francesco Visalli incontra Mondrian a Roma, in una mostra a lui dedicata, e ne rimane subito rapito. Le forme nette delle sue opere, l’utilizzo dei colori elementari rinchiusi tra le linee, gli spazi di non colore, gli elementi disposti in modo rigido, tutto in perfetta armonia. Dietro la semplicità del suo lavoro che rileva al primo sguardo, si cela un significato complesso e profondo. A conquistare Visalli sono soprattutto i radicali cambiamenti artistici avvenuti nella vita del pittore olandese, ma è il suo periodo astratto che diventa oggetto di uno studio approfondito, una forma di ossessione che porta alla formulazione di un’idea ambiziosa: trasformare in tutti i modi possibili 47 opere di Mondrian, selezionate tra quelle del periodo dal 1917 al 1944, senza alterarne l’armonia originale.

Visitare Mondriaan, questo il titolo del progetto, si propone di scoprire non solo l’artista, ma anche l’uomo, motivo per cui è stato scelto di usare il vero cognome del pittore. Esplorare, studiare, penetrare, invertire, distorcere e trasformare. Ecco le parole che a detta dell’artista hanno segnato questo studio. Visalli inserisce nei suoi lavori quelle componenti che Mondrian aveva eliminato, come ad esempio una sorta di tridimensionalità. Elabora distorsioni delle rigide griglie mondriane trasformandole in reticoli di linee curve. Anche i colori utilizzati cambiano, non usa solo i primari, ma ne sviluppa anche l’opposto o ne varia la scala cromatica in grigio. Il progetto dell’artista romano comprende pittura, scultura, design e architettura ed è esposto in una mostra personale sotto la curatela di Valeria Arnaldi. Visalli declina la sua ricerca su tele, marmi, arredi, installazioni e costruzioni architettoniche, senza fare distinzione di sorta tra le arti e contaminando con lo stile mondriano tutto ciò che lo circonda, in maniera quasi maniacale. Tra le opere anche il famoso Place de la Concorde, il monolite bifronte alto oltre tre metri che è stato collocato nel cuore di Roma per circa due mesi, tra il monumento a Giuseppe Mazzini e il Circo Massimo, suscitando una grande eco sulla stampa italiana e straniera.

Dal 28 novembre al 21 dicembre; Centro culturale Elsa Morante; piazzale Elsa Morante, Roma; info: www.insidemondriaan.com