Cos’è Codalunga?

Roma

Di gente ce n’era moltissima ieri sera nel suggestivo spazio della Casa delle armi al Foro italico di Roma, dove Nico Vascellari ha presentato la sua performance realizzata con Marina Abramovic nell’ambito del progetto Codalunga. Si tratta del primo appuntamento di un ciclo di incontri con l’ultracontemporaneità, che coinvolge fino all’8 dicembre artisti del calibro di Yuri Ancarani, William Basinski, Diego Perrone, Carlos Casas, Vatican Shadow, Luigi Ontani, Riccardo Benassi e molti altri. Il progetto, promosso e sostenuto da Sky Arte Hd, ha portato nella capitale centinaia di persone, tra cui star del jet set internazionale, come Ben Stiller, e nazionale, come Isabella Ferrari, Vinicio Marchioni e Kim Rossi Stuart. Il parterre degli artisti e dei critici della piazza romana, invece, era praticamente al completo.

Una serata ricca di suggestioni e contaminazioni artistiche, suggerite dalle immagini veloci e frenetiche del video dell’artista. Un’esplosione di suoni ed emozioni che ha nobilitato la riproduzione romana di Codalunga. Ma cos’è esattamente Codalunga? È una sezione dello studio che Vascellari ha creato a Vittorio Veneto (Treviso) nel 2005, dedicata alla sperimentazione in campo sonoro e visivo, che si è accreditata nel tempo come uno spazio di incontro e condivisione per molti colleghi amici dell’artista: «Ho voluto riprodurre le dimensioni dell’ambiente in modo fedele – ha spiegato Vascellari – rappresentando anche l’area che lo circonda, vale a dire tutto ciò che è stato generato in quasi un decennio nello spazio creativo di Codalunga». La vitalità dell’atelier sarà la costante anche di questa sua edizione romana, contrassegnata da eventi e incontri speciali nel segno della sperimentazione.

Al centro dell’opera proiettata ieri sera c’era lo scambio di energia, tema che caratterizza l’intera produzione della celebre performer. Primissimi piani dei due artisti che parlano fittamente, ridono, cantano, gli occhi, le labbra solo talvolta coperti dal gioco delle mani in movimento, qualche attimo di riposo, di silenzio, per poi riprendere il flusso di energia emanato dai due corpi, da ogni poro della pelle.

«Ho sempre considerato Codalunga un’estensione della mia ricerca personale, una scultura in continua espansione saldamente ancorata al reale – ha raccontato Vascellari – in questo senso Codalunga è da considerarsi una porta aperta verso alcuni aspetti più intimi del mio lavoro d’artista».

Info: www.skyarte.itwww.codalunga.org

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