Baronti, il pittore dei sogni

Il cromatismo intenso ed esplosivo che caratterizza la produzione di Francesco Baronti, a Livorno, negli spazi di Villa Franchetti, sembra quasi fare un passo indietro sottomettendosi alla scala dei grigi e all’esaltazione del segno grafico ritmico e preciso. Opere di grandi dimensioni che Baronti realizza appositamente per essere esposte nella Biblioteca Labronica, affiancate dai più significativi testi letterari per ragazzi, all’interno della mostra Storyteller curata da Itinera Coop e visibile fino al 22 novembre. Venticinque lavori, tra tele e sculture, in cui l’artista concentra la sua attenzione sulla narrazione e sullo studio compositivo delle proprie creazioni.

Ricordi, citazioni cinematografiche e musicali oppure icone e oggetti legati alla nostra quotidianità si intrecciano nei suoi racconti attraverso una pluralità di linguaggi che attinge alla pop art, al surrealismo e alla street art. Le sue storie apparentemente allegre e spensierate, si ispirano alle fiabe della tradizione occidentale (Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, Moby Dick di Herman Melville, al personaggio di Gulliver di Jonathan Swift o ad autori come Jacob Grimm, L. Frank Baum, Charls Perrault e Collodi) ma tradiscono un’attenta riflessione sui problemi che ci affliggono,sui tanti vizi e sulle poche virtù della società nella quale viviamo. Gigantesche e minuscole figure popolano l’universo di Baronti, uomini pulce, uomini formica, uomini clown, ibridi dagli attributi fantastici, le cui orme si rintracciano nelle letteratura onirica. Riconosciuto a livello internazionale per le sue qualità di artista visionario, Baronti classe 1973, continua ad alimentare la sua linfa creativa vivendo e lavorando tra Italia, Africa e Puerto Rico.

Fino al 22 novembre, Storyteller, Villa Franchetti biblioteca Labronica, viale della Libertà 30, Livorno; Info: www.comune.livorno.it