Il restauro fa rinvenire affreschi e dipinti nel convento di Santa Maria in Vado

Ferrara

Durante i rilievi per il restauro del convento di Santa Maria in Vado a Ferrara, inagibile dopo il terremoto del maggio 2012, sono stati rinvenuti alle pareti affreschi del Settecento finora sconosciuti e dai solai lignei sono venute alla luce decorazioni del Cinquecento. L’avvenimento ha colpito l’attenzione del pubblico non solo per il suo valore artistico, ma anche per quello mistico. Secondo la tradizione infatti, nel 1171, da un’ostia spezzata da un frate che dubitava della reale natura divina zampillò sangue. Dai saggi condotti dagli architetti Paola Rossi e Andrea Malacarne sono emersi le decorazioni e gli affreschi del vecchio refettorio e le celle dei monaci. L’ex monastero ha avuto varie fasi storiche e presenta i segni murari delle varie epoche, ma ancora nessuno era al corrente degli affreschi e dei soffitti decorati che sono stati scoperti duranti i lavori post sisma. Il progetto di restauro completo dello storico edificio è stato presentato proprio in questi giorni al vaglio della direzione regionale del ministero dei beni culturali di Bologna e prevede una spesa di 1,6 milioni.