Watersnakes

Un incontro tra due ragazze davvero particolari, la bionda Agnès e la mora Mila, che vivranno un’avventura magica al confine con la realtà. Un polipo a fare da cornice. Tradotto da Stefano Andrea Cresti, Watersnakes (Tunué, 144 pagine, 18.90 euro) è l’ennesima – per la fortuna dei lettori – fatica artistica di Tony Sandoval, autore messicano classe 1973 che ha vissuto e lavorato in tutta Europa, da Berlino a Parigi a Barcellona, portando con sé il suo sterminato bagaglio di fantasia. «Veniamo da un lontano passato. Siamo già morti. Potete soltanto percepire la proiezione della nostra energia, come la luce delle stelle morte. E questa energia attraversa il limbo fino al cristallo della vostra coscienza esplodendo fino a un’interpretazione che voi umani definite magia». È l’incipit di Watersnakes, graphic novel ricca di atmosfere inquietanti e oniriche, di romanticismo e di immagini evocative (un’opera in cui i quattro elementi naturali si stratificano al pari di veli dimensionali: il mondo astrale, quello reale e quello eterico si ricomporranno solo nella battaglia finale tra il bene e il male).

Il rapporto che lega le due giovanissime protagoniste, poi, è qualcosa di più di una semplice amicizia («ho incontrato una ragazza un po’ strana, che però aveva dei denti straordinari. Aveva un magnifico sorriso. Da allora non riesco più a togliermela dalla testa», ammette arrossendo Mila). Agnès è una figura etera che rimanda ad un universo surreale tutto da scoprire. Si vanta dei suoi denti bianchi – «sono dei fantasmi che attraversano il limbo» – e spinge l’amichetta a mascherarsi per spaventare paciosi bagnanti: «dai, mettiamoci le maschere. Seguimi. Siamo degli animali, adesso. Io sono una volpe e tu un serpente d’acqua con una maschera da coniglio». Un serpente d’acqua, appunto, come il tiolo dell’opera. Ma, come già anticipato, il loro rapporto va oltre la simpatia («non smetto di pensare a le e ai suoi denti fantastici. Di sicuro non vuole più vedermi, altrimenti sarebbe già venuta da me. È passato un sacco di tempo. Ho bisogno di vederla, anche da lontano», si tormenta Mila), e la magia, che appartiene tanto alla vita quanto alla morte, è lì ad attenderle.

Info: www.tunue.com

 

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